Aglianico in tavola, accostamenti insoliti e originali

L'Aglianico e il suo territorio

Aglianico in tavola, accostamenti insoliti e originali

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Dell’ Aglianico abbiamo già parlato in uno dei nostri approfondimenti, decantando vizi (pochi) e virtù (innumerevoli) di quello che viene definito come il Barolo del Sud, per l’importanza che riveste sul territorio lucano e non solo.

Un vino particolarmente complesso sotto il profilo della struttura, ricco e deciso, che stupisce per la sua corposità. Lo si può considerare un’eccellenza della produzione enoica, per questo non possono essere da meno gli abbinamenti con i quali lo si porta in tavola per arricchire un pranzo di famiglia o una cena con ospiti importanti.

Vino rosso e formaggio: la coppia perfetta

Aglianico e formaggi: una coppia che fa scintille!

Vino e formaggio, si sa, sono un abbinamento classico per concludere in bellezza un pasto in compagnia o anche per regalarsi un aperitivo diverso dal solito. Provenendo dalle terre vulcaniche dell’alta Basilicata, era difficile pensare a un abbinamento dell’Aglianico con un formaggio diverso dal caciocavallo lucano.

Anche conosciuto come caciocavallo podolico (dal nome della razza di vacche il cui latte è l’ingrediente primario), questo formaggio stagionato dal sapore intenso e leggermente piccante è classificato come Prodotto agroalimentare tradizionale in Basilicata, così come in Abruzzo, Calabria, Campania, Molise e Puglia.

Due prodotti, il caciocavallo e l’Aglianico, che si accompagnano bene perché entrambi molto strutturati. Un mix&match che sicuramente non deluderà i commensali!

Gnummareddi: sapori del Sud

Il nome gnummareddi potrebbe non dire molto a chi si trova a nord del Garigliano, eppure nel Mezzogiorno – e in tutte le sue declinazioni regionali – è sinonimo di grande cucina tipica.

Questi involtini tipici della cucina contadina e degli allevatori vengono infatti realizzati riutilizzando parti meno nobili dell’agnello o del capretto: si tratta infatti delle interiora, che vengono avvolte nel budello e condite con prezzemolo o finocchietto selvatico, e cotte alla griglia per far sciogliere meglio il grasso.

Un piatto estremamente corposo, che lascia in bocca un sapore deciso: ecco perché l’Aglianico può aiutare ad accompagnare con successo un secondo di carne davvero tradizionale.

Un piatto tipicamente gustoso

Un piatto tipicamente gustoso

Fusilli e ‘ndruppeche

Potenza non è solo il capoluogo di regione più alto d’Italia, ma anche la città dello ‘ndruppeche, un ragù ricchissimo che viene realizzato da secoli in zona. Si parte da un trito di olio e aglio, e si fa poi cuocere una serie di tagli di carne di manzo (il muscolo) e il “salame pezzente” che è prodotto di recupero del grasso del maiale. Il tutto, al quale a volte si possono aggiungere anche agnello, coniglio o pollo viene fatto cuocere con pomodoro per almeno tre ore.

Lo si usa per condire i fusilli (o ferretti), pasta fresca “acqua e farina” di forma simile al bucatino, oppure gli strascinati, che somigliano molto alle orecchiette pugliesi. Qui l’Aglianico ha il compito di favorire la percezione delle carni, sia bianche che rosse, con le quali si abbina perfettamente.

I sapori autentici regionali

I sapori autentici regionali

British Meatpies

Usciamo dai confini regionali e nazionali e arriviamo fino a Londra per un abbinamento internazionale tra l’Aglianico del potentino e i Meatpies, tortini serviti in ogni salsa al Borough Market della capitale britannica.

Non vi è una sola ricetta per i tortini di carne londinesi, perché ogni venditore (e ogni famiglia) lo arricchisce e insaporisce con i sapori che preferisce. Ecco dunque spuntare, agli angoli della strada, versioni agrodolci con carne di maiale e mele, altre dall’afflato speziato con pollo al curry, per arrivare all’agnello condito con il limone confit.

Proprio quest’ultima variante ben si confà al “nostro” vino: se l’agnello, infatti, lascia un retrogusto appena amaro, la struttura dell’Aglianico compensa e migliora il sapore del tutto.

Quando l'Aglianico sposa il sapore britannico della meatpi

Quando l’Aglianico sposa il sapore britannico della meatpie

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L’Abruzzo in tavola con i vini di Cantina Contesa

L’Abruzzo in tavola con i vini di Cantina Contesa

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IN CUCINA CON LE RICETTE DI WINEOWINE

L’abruzzo in tavola: maccheroni alla chitarra con polpettine

maccheroni alla chitarra con le pallottine sono uno di quei piatti che non possono mai mancare sulle tavole abruzzesi, soprattutto nella provincia di Teramo.

Un piatto tipico della tradizione abruzzese che racchiude in sé la bellezza, la genuinità e la semplicità dell’Abruzzo: la pasta fatta in casa e stesa con il matterello, il sugo preparato con la passata di pomodoro preparata in estate e le pallottine, piccole e piene di gusto!

CHITARRA CON LE PALLOTTINE
Ingredienti per 4 persone:
4 uova
300 g di farina 0
100 g di semola rimacinata di grano duro
300 g di carne di manzo macinata
1 cucchiaio di parmigiano grattugiato
800 g di passata di pomodoro
1 cipolla
1 spicchio d’aglio
noce moscata
olio evo
sale
pepe

PREPARAZIONE:
Prepariamo per prima cosa la pasta: versiamo le farine su una spianatoia formando una fontana, rompiamo le uova e aggiungiamole al centro insieme ad un pizzico di sale; lavoriamo gli ingredienti con le mani fino ad ottenere un impasto omogeneo; lasciamo riposare l’impasto sulla spianatoia, coperto da un canovaccio, per almeno 30 minuti.
Trascorso il tempo di riposo stendiamo la pasta con il matterello spolverizzando la spianatoia con la semola; cerchiamo di ottenere una sfoglia piuttosto sottile, quindi ricaviamo delle strisce di pasta adatte alla larghezza della chitarra. Appoggiamo le sfoglie leggermente infarinate con la semola sulla chitarra, premiamo la sfoglia sulla chitarra con il matterello e otteniamo così i maccheroni.
Fateli asciugare su un vassoio di carta spolverizzandoli con la semola.
Nel frattempo prepariamo il sugo: tritiamo finemente la cipolla, sbucciamo l’aglio e schiacciamolo; facciamo soffriggere l’olio in una padella con la cipolla e l’aglio, lasciamo insaporire a fuoco basso per 5 minuti, quindi aggiungiamo il pomodoro e lasciamo cuocere per circa 30-40 minuti, o finché il sugo sarà ben cotto e ristretto. Regoliamo di sale e aggiungiamo a piacere del basilico fresco, se di stagione.
Mescoliamo la carne macinata con il parmigiano grattugiato, aggiustiamo di sale, aggiungiamo la noce moscata a piacere e formiamo delle polpettine molto piccole, aiutandoci con le mani leggermente unte con l’olio. Scaldiamo una padella con dell’olio extravergine di oliva ( non è necessario usarne tanto ) e friggiamo le pallottine per qualche minuto, poi poniamole in un piatto coperto con carta assorbente per togliere l’olio in eccesso.
Mettiamo in un pentolino una parte del sugo già cotto e versiamovi le pallottine, portiamo sul fuoco e lasciamo insaporire per 5-10 minuti.
Cuociamo la pasta in abbondante acqua salata, scoliamola e condiamola con il sugo al pomodoro, quindi completiamo aggiungendo le pallottine con il sugo e parmigiano grattugiato a piacere.

Questo piatto lo consigliamo in abbinamento con  “Contesa Montepulciano d’Abruzzo Riserva 2012”
 
BUON APPETITO!

Ricetta di Ileana Pavone

fonte: tastefromabruzzo 

14/12/2015

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I vini da abbinare in cucina

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IN CUCINA CON WINEOWINE: LA CAPONATA E I VINI DA ABBINARE

INGREDIENTI:

• 2 melanzane • 1 peperone rosso • 1 peperone giallo • 1 costa di sedano• 1 cipolla • 80 g di olive verdi snocciolate • 30 g di capperi piccoli sotto sale • 2 cucchiai di uvetta • 1 cucchiaio di  pinoli• 200 g di passata di pomodoro • 1/2 bicchiere scarso di aceto • 40 g di zucchero • 6 foglie di basilico• olio • pangrattato
• sale • pepe

INIZIAMO:
Iniziamo dalle melanzane: le spelliamo, le tagliamo a cubetti, saliamo e le lasciamo riposare mezz’ora in un passino perché perdano un po’ della loro acqua di vegetazione. Le asciughiamo e friggiamo in abbondante olio caldissimo. Quando diventano dorate le sgoccioliamo e le asciughiamo su carta assorbente da cucina. Prepariamo i peperoni: bruciacchiamoli direttamente sulla fiamma e, quando sono anneriti, li spelliamo (eliminate picciolo, semi e filamenti) e li facciamo a striscioline sottilissime.

In un tegame scaldate due cucchiai d’olio, cuocete per pochi minuti la cipolla a fettine e il sedano a rondelle, aggiungete i capperi, le olive tagliuzzate, l’uvetta strizzata, i pinoli, mescolate e dopo due minuti unite la passata di pomodoro, l’aceto, lo zucchero, il basilico, sale e pepe. Mescolate, aggiungete le melanzane e i peperoni, e cuocete per un quarto d’ora, l’aceto deve essere completamente evaporato. Servite su un piatto di ceramica decorato. In una padella antiaderente tostate per pochi minuti il pangrattato con un filo d’olio e cospargetelo sulla caponata. Lasciate raffreddare ed ecco pronta la vostra caponata. Quali vini abbinare ? >>> Noi vi suggeriamo di abbinarli con questi vini <<<

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