[...] in vigna cerchiamo sempre di adottare le migliori novità moderne per facilitarne la lavorazione, il mantenimento e la produzione rispettando sempre l’ambiente. In cantina invece portiamo avanti tutti gli insegnamenti tramandati dalle generazioni
La nostra passione nel produrre vino non ha una vera e propria data di nascita, preferisco considerarla più una tradizione tramandata negli anni dalla nostra famiglia.
Da quello che ricordo furono nonno Mario con l’aiuto di nonno Alfredo a vinificare per la prima volta, gli ettari di proprietà erano pochi, ed il risultato copriva poco più del fabbisogno familiare. Babbo Marco, invece fu il vero artefice dello sviluppo dell’Agricola, ampliando la cantina ed acquistando nuovi macchinari per le lavorazioni.
Oggi io Sandro Cambioni, anche attraverso il prezioso aiuto di mia madre Maria e zio Guido, che negli anni è sempre stato vicino aiutandoci a far crescere l’Azienda Agricola, posso confermare che la nostra è veramente una passione che portiamo dentro da molte generazioni, ricordo che fin da piccolo seguivo tutti loro nelle lavorazioni e nel crescere mi sono reso conto che la mia passione era sempre più stretta al vino e alla terra, come un il forte legame affettivo vincola le persone.
Ciò mi ha permesso di arrivare fin dove sono arrivato, ovvero al punto di riuscire a trasformare una passione in un lavoro.
La Società Agricola Cambioni all’attivo produce sette etichette di vino, le quali sono suddivise in: quattro rossi, un bianco, un rosato ed un vinsanto.
La maggiore produzione è dedicata al PianDiVino un blend Sangiovese Merlot, il nostro capostipite dal quale nasce tutto; fu infatti il primo vino ad essere imbottigliato ed etichettato dall’Agricola. Un vino sincero, un vino senza troppe pretese, ottimo da gustare in ogni occasione.
Successivamente abbiamo inserito la serie MascaTosta Bianco, Rosso e Rosato l’ultimo “nato” in Agricola. Il Bianco è prodotto con uve trebbiano 100% e viene tramandato ormai da ben tre generazioni, questo vino bianco è un’importante leggenda delle nostre zone, conosciuto da tutti, vinificato con cura e a temperatura controllata nel rispetto della tradizione.
Il MascaTosta Rosso è realizzato con 85% sangiovese ed un 15% merlot il passaggio in barrique di rovere francese per ben dodici mesi, lo rende un vino “silenzioso” gradevole al palato, rotondo, persistente. Il suo modo “ruffiano” nel conquistare tutti i nostri acquirenti ha prodotto un risultato ottimale soprattutto legato alla clientela femminile.
Il Rosato è il più giovane, l’ultimo arrivato nella selezione dei nostri vini ottenuto da uve 100% merlot si contraddistingue per il suo colore, oltre ad essere profumato, fruttato, vellutato e delicato, del tutto irresistibile per gli amanti del genere rosato.
Il nostro Vinsanto del Chianti è 100% trebbiano lasciato ad appassire su stoie ed invecchiato per minimo quarantotto mesi in botti di legno. Si presenta con un bel colore arancio ambrato e un odore intenso di frutta matura. È delicato poiché siamo riusciti a trovare il giusto compromesso, equilibrando il gusto tra non troppo secco e non troppo dolce. Mario il Fondatore prodotto con uve 100% merlot dopo una macerazione per venti giorni sulle bucce. Prende il suo nome dal Nonno, è un vino strutturato dal tannino persistente ma gradevole, trascorre dodici dei suoi mesi di barrique di rovere francese, uno fra i nostri top di gamma.
Infine il Marchiato 100% sangiovese, il nostro “SUPERTUSCAN” effettua un passaggio in tonneau di rovere francese per dodici mesi, e conclude il suo affinamento in bottiglia per altri sei.
È il nostro vitigno autoctono prediletto, che racchiude i sapori della Toscana, un vino predisposto all’ invecchiamento dal tannino deciso e intenso, tipico del sangiovese corposo. Questo vino riesce ad esprimere nel bicchiere tutti i sapori della nostra terra.
Quasi tutte le etichette rappresentano l’Agricola, perché dietro ad ogni label c’è una storia a parte, è ovvio che tra tutte ce ne sono due che più delle altre ci ritraggono e sono sicuramente Mario Il Fondatore ed il Marchiato.
Il primo porta sia il nome sia la sua silhouette, un omaggio dovuto, anche perché altrimenti senza lui, non saremmo stati qui a parlarne.
La seconda, quella del Marchiato, ha un valore molto più alto, non tangibile, poiché si parla di emozioni. Questo vino è dedicato al babbo Marco Cambioni e non poteva essere altrimenti, perché il sangiovese era proprio la sua passione, il suo perseverarne la trazione Toscana ed il suo credere nel territorio nel quale è nato e vissuto.
Le esigenze lavorative spesso lo hanno fatto viaggiare ed è per quello che abbiamo riportato i timbri doganali, (marchi) il nome di questo vino deriva proprio dall’unione del suo nome con la propria storia. Quando bevo un sorso lo ricordo sempre con grande ardore, posso dire con certezza che questo è il nostro “vino del cuore”.
La Società Agricola Cambioni in questo senso è a metà, si colloca tra innovatori e conservatori.
Perché in vigna cerchiamo sempre di adottare le migliori novità moderne per facilitarne la lavorazione, il mantenimento e la produzione rispettando sempre l’ambiente.
In cantina invece portiamo avanti tutti gli insegnamenti tramandati dalle generazioni apportando soltanto leggeri miglioramenti di anno in anno, senza mai stravolgere o modificare del tutto il naturale processo utilizzato costantemente.
Gli abbinamenti alimentari dei nostri vini sembrerebbero talvolta scontati, ed invece no.
Per esaltare al meglio il sapore dei nostri vitigni serve accortezza nel servire il vino alla temperatura giusta, ed abbinarlo a pietanze che ne evidenzino il gusto e gli aromi.
Proprio per questo il Vinsanto consigliamo sempre di servirlo leggermente “fresco” 12/14 gradi abbinandolo ad un ricco paté di fegatini magari spalmato in abbondanza su del pane abbrustolito croccante, se poi siete amanti del dolce va bene lo stesso, accompagnato da cantucci alle mandorle.
Il nostro PianDiVino servito rigorosamente a temperatura ambiente trova posto tra gli antipasti, sicuramente i salumi non cotti e gli insaccati in generale lo esaltano al meglio.
Il MascaTosta Bianco e anche il Rosato vanno serviti ad una temperatura di massimo 8 gradi, il primo si abbina particolarmente bene ai crostacei, ad esempio per tirare fuori tutti profumi del trebbiano, bevuto con uno spaghetto all’astice e pomodoro pachino fresco, altrimenti con un hummus di ceci e gamberoni al vapore o saltati col brandy, prezzemolo ed aglio.
Il Rosato con i suoi aromi già strutturati valorizza il suo gusto se di corredo a carni bianche e tenere, coniglio al forno o agnello cucinato in arrosto morto, poche spezie e molti odori del campo salvia, rosmarino, nepitella e timo.
A differenza degli altri, il MascaTosta Rosso servito esclusivamente a temperatura di 16/18 gradi, sprigiona il meglio se assaporato gentilmente con formaggi freschi, che essi siano pecorini, caprini o bovini, poco importa. L’importante è la poca stagionatura, meglio ancora se erborinati o con goccia.
Mario Il Fondatore essendo un merlot esige anche lui una temperatura di servizio di non superiore ai 20 gradi, la sua degustazione ottimale sicuramente è con i primi di pasta, conditi con ragù di cacciagione di penna (fagiano, anatra, piccione) o piccola selvaggina (lepre, capriolo) sia nella classica versione rossa con pomodoro oppure meglio in quella bianca con l’aggiunta di alloro e bacche di ginepro.
Abbiamo lasciato per ultimo il nostro cavallo di battaglia, il Marchiato, un sangiovese puro e superbo, servito a temperatura ambiente, magari con l’accortezza di stapparlo un’ora prima, domabile soltanto con una brace rovente.
L’abbinamento che propongo è proprio quello di armonizzarlo con carne cotta sul fuoco, per i palati più sopraffini il filetto di una bella bistecca di manzo, per chi invece vuole appagare i sensi, un ricco cancello di rosticciane di maiale, salate e pepate a dovere, lasciate a cuocere lentamente spennellate solo di tanto in tanto con olio agli aromi di campo.
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