Bisogna rispettare la materia prima e valorizzarla al meglio. Ecco perché abbiamo scelto le barrique a posto delle tradizionali botti grandi
Come nasce la vostra passione per la produzione di vino?
Nel 1953 mio nonno Guido ha acquistato la vigna di fronte alla propria casa. Dagli anni ’50 ad oggi le uve prodotte nei nostri 7 ettari di vigneti sono state conferite ad importanti cantine della nostra zona.
Dal 2016 dopo gli studi presso la scuola enologica di Alba e dopo una decina di anni di esperienza come enologo in altre cantine della zona, ho deciso di vinificare parte delle nostre migliori uve per produrre vini con una nostra etichetta.
La vinificazione è fatta in vasche d’acciaio a temperatura controllata con lieviti esclusivamente indigeni. L’affinamento avviene in barrique di rovere francese ad esclusione del dolcetto che viene affinato in acciaio
Qual è il vostro 'vino del cuore'?
Sicuramente il Barbaresco è il vino che più valorizza il nostro territorio. Ma il Dolcetto è forse il vino che più mi ricorda l’infanzia passata nei filari ed in cantina.