Le interviste di Wineowine

Frattini Laura

Il vino cotto dell'antica tradizione marchigiana

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Riteniamo che il legame prodotto e territorio deve essere la partenza e la finalità di una azienda che, come la nostra, si propone nel mercato con prodotti di nicchia e unici nel suo genere

Come nasce la vostra passione per la produzione di vino?

Produrre vino cotto è una passione che nasce casualmente, a seguito della decisione di trasferimento da Milano a Ripatransone dopo una memorabile vacanza estiva nelle Marche avvenuta quasi trent’anni fa.

Un cambio di vita netto, un passaggio dal lavoro frenetico delle grandi metropoli al mestiere dell’imprenditore agricolo, altrettanto impegnativo, ma con uno spazio vitale diverso e meravigliosamente a contatto con la natura.

Tutta la famiglia ha trasformato la propria vita e iniziato un nuovo percorso, sicuramente difficile, non avendo mai avuto esperienze lavorative agricole, tantomeno con piante di vite e ulivi. Il sano desiderio di sfidare, imparare e creare qualcosa di nuovo ha prevalso sulle difficoltà quotidiane aiutandoci a superarle di giorno in giorno.

Quali sono i vini che producete?

Il prodotto principale è il vino cotto “Centurione” Primus, un prodotto di antiche origini della tradizione marchigiana, il quale è composto da un blend di varietà di uve autoctone, quali: Montepulciano, Sangiovese, Passerina e Pecorino.

A questo si aggiunge il vino cotto “Centurione ” Hastatus, che è composto da sole uve varietà Montepulciano e infine il vino cotto “Centurione ” Pirus, di uve pecorino.

La raccolta delle uve è ancora manuale e le uve, deposte in cassette per non rompere gli acini, vengono diraspate e spremute con torchio tradizionale.

Il mosto ottenuto viene subito posto in caldai di rame e fatto cuocere utilizzando fuoco a legna come da tradizione. Dopo diverse ore, a cottura raggiunta, il mosto si raffredda in vasche di acciaio e collocato in botti di rovere, dove successivamente inizia un percorso fermentativo e di affinamento che dura circa 8 anni.

Qual è il vostro 'vino del cuore'?

Il vino che ci rappresenta di più è sicuramente “CenturionePrimus, che per noi è stato sin dal concepimento una grande sfida.

Abbiamo conosciuto il vino cotto e la tecnica per produrlo, subito dopo il nostro insediamento in zona. Come produzione tipica di questa terra meravigliosa, è presente in ogni casa e pertanto lo abbiamo avuto subito il desiderio istintivo di volerlo far conoscere al mondo.

La abbiamo prodotto senza nessuna esperienza precedente, lo abbiamo creato a gusto personale rispettando la tradizione, e presentato ad un concorso internazionale di vini bio ad Amburgo nel quale è stato premiato con la medaglia d’oro. Un risultato che ci ha onorato di tanta fatica, rendendo Primus il nostro primo successo: “il vino del cuore “.

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Tradizione o innovazione: qual è il vostro leitmotiv?

Ci riconosciamo in entrambe i ruoli. Innovatori, perché abbiamo creato un gusto di vino cotto personale e unico, effettuando numerosissime prove, con differenti percentuali di varietà di uve, per ottenere un prodotto diverso dalla massa, al gusto meno dolce e stucchevole, con vari passaggi di barrique e con analisi di laboratorio per dare garanzia al prodotto. Il tutto cercando di ottenere un taglio riconoscibile e simile nelle annate, nonostante la variabile climatica. 

Conservatori, perché abbiamo rispettato la ricetta dell’antica filiera di produzione, con l’utilizzo di materiali e attrezzature tradizionali come i caldai di rame e la legna come combustibile, evitando l’utilizzo del gas, a mezzo del quale, avremmo dimezzato i tempi e i costi, ma perso il percorso della tradizione e della valorizzazione delle tipicità. 

Riteniamo, in effetti, che il legame prodotto e territorio deve essere la partenza e la finalità di una azienda che si propone nel mercato con prodotti di nicchia e unici nel suo genere.

Come possiamo abbinare i vostri vini in tavola?

L’abbinamento con il cibo riveste un ruolo di primaria importanza per il nostro vino.

La tradizione lo vuole in abbinamento alla pasticceria secca, il classico ciambellone “della nonna” o i cantuccini, ma la ricerca e l’innovazione del “Centurione” ci hanno condotto a presentarlo in abbinamento a diversi piatti che vanno dall’antipasto al dessert e/o anche come ingrediente di preparazioni gourmet.

In effetti con i nostri amici chef via via abbiamo abbinato al “Centurione” formaggi stagionati, pasta ripiena, carne e verdura, pesce, come i gamberi flambati al Centurione, fino al dolce, creme gelato e macedonie di frutta.

È un prodotto versatile che spazia dalla meditazione alle ricette innovative fantasiose e moderne, con le quali è possibile esaltare la particolarità di un gusto antico dall’animo contemporaneo.

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