Le interviste di Wineowine

Gaffino

Tra il vulcano e il mare, i vini di Roma

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I nostri vini sono più da bere che da raccontate, ma comunque lasciano spazio a un’emozione. L’emozione della scoperta delle diverse sfaccettature che sono in quel bicchiere che fa si che un vino non sia mai banale.

Come nasce la vostra passione per la produzione di vino?

L’azienda nasce nel 1961 dalla volontà mio nonno Federico Gaffino di tornare alla terra. Lui che era nato a Glasgow da una famiglia di contadini emigrati per necessità e che nella vita ha dovuto reinventarsi in altri ambiti ma che ha saputo traferire questa passione per il lavoro e la terra al figlio Giuseppe e a me (Gabriele Gaffino).

Io rappresento infatti la terza generazione che segue i 32 ettari ai piedi di Roma sud in conversione biologica. Mi occupo a pieno titolo dell’azienda dal 2014, creando così un nuovo inizio della nostra storia.

Gaffino

Quali sono i vini che producete?

Abbiamo la fortuna di avere delle caratteristiche pedoclimatiche che ci consentono la produzione di vini di ottima qualità, dotati di intensità, freschezza e di una buona struttura. Vini complessi ma non inutilmente complicati. 

Trovandoci noi, come detto tra un Vulcano ed il mare abbiamo dei terreni con un impasto interessante fatto di terre argillose e vulcaniche e quindi  piene di minerali che uniti ai venti provenienti dal mare che si trova a pochi chilometri da noi ci offre le migliori condizioni di crescita per la vite. 

La vendemmia viene fatta a mano e, quando necessario, viene effettuata un’ulteriore selezione del grappolo in vigna ed in piena maturazione. Vinifichiamo ogni varietà in purezza e la seguiamo in ogni suo aspetto sino alla messa in bottiglia.

Tutti i nostri vini sono prodotti solo con le nostre uve perché amiamo controllare la qualità dei nostri prodotti in ogni loro aspetto.

Nella nostra azienda abbiamo ​vitigni tipici del “laboratorio sperimentale” che è stato il Lazio in questi ultimi decenni, un mix di vitigni autoctoni come il Montepulciano, il Cesanese, i Trebbiani e le Malvasia e internazionali come il Merlot, il Viognier, il Syrah o il Cabernet Sauvignon.

La trasformazione di queste uve danno vita ai nostri vini. Il Sospiro, il Fojetta, il Tubbo, Il Buon Bastardo, l’Opimiam, il Cardinale e la Roma DOC tutti con la loro personalità e le loro tipicità. Perché ogni vino ha la sua storia da raccontare. Che è poi la storia del suo particolare anno e delle persone che ci si dedicano giornalmente.

Qual è il vostro 'vino del cuore'?

Il Fojetta è il vino che rappresentato meglio il lavoro che facciamo nella nostra azienda  e che ha più sorpreso i diversi importatori in giro per il mondo con cui lavoriamo. È un vino bianco con una buona struttura con un ventaglio aromatico ampio e un finale lungo. Vino dal profumo intenso ed elegante ottenuto dalla vinificazione in purezza delle uve Viognier e dalla fermentazione a bassa temperatura che permette di esaltare le doti di freschezza ed equilibrio dei frutti di questo vitigno.

Il Fojetta è un vino lui sapido a tratti salino dal finale leggermente agrumato e ammandorlato.

Nella bolla pontificia di Papa Sisto V che regolava la vendita del vino nelle antiche osterie romane, la Fojetta, era l’unità di misura piombata da 1/2 litro

Il vitigno Viognier è stato introdotto nella Valle del Rodano (Francia) dall’imperatore Marco Aurelio Probo, che era originario di Sirmio in Serbia, per cui è possibile che le sue origini siano balcaniche.

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Tradizione o innovazione: qual è il vostro leitmotiv?

ROMA – DOC ROSSO

Primi piatti con ragù di carne, arrosti, barbecue, ma anche formaggi semi stagionati e stagionati. Un vino straordinario da abbinare a tutti i tipi di carni rosse

CARDINALE – IGT LAZIO CESANESE 

Ideale per secondi piatti, carni rosse, formaggi media stagionatura, gnocchi di patate, polenta con salsicce o spuntature di maiale e selvaggina. E, in particolare ai piatti tipici della cucina romana: abbacchio alla romana, agnello al forno, coda alla vaccinara, porchetta arrosto.

OPIMIAM – IGT LAZIO SYRAH 

Magari da abbinare a sughi di carne o degli ottimi formaggi stagionati italiani.

IL BUON BASTARDO – IGT LAZIO CABERNET SAUVIGNON 

Il Cabernet Sauvignon può accompagnare pasti importanti, per cui si abbina perfettamente a formaggi stagionati ed a carni aromatiche. Predilige il tartufo e le marinature esaltandone i sapori.

TUBBO – IGT LAZIO MERLOT 

Pollo allo spitto, formaggi medi in materia, filetto di suino.

FOJETTA – IGT LAZIO VIOGNIER

Può essere abbinato a piatti sofisticati della cucina internazionale e nazionale, ma anche a carni bianche, branzino grigliato, formaggi di media stagionatura, ostriche e crostacei.

SOSPIRO – IGT LAZIO BIANCO 

Pasta all’uovo, salami, carni bianche, pesce al forno o pesce in umido.

Come possiamo abbinare i vostri vini in tavola?

La nostra tenuta ha anche un ristorante gestito dal grande chef Paolo Viviani. I piatti dei nostri menu sono stati studiati proprio per esaltarne l’abbinamento con i vini di nostra produzione. Di seguito alcuni dei nostri abbinamenti migliori che continuano ad essere i nostri cavalli di battaglia: 

  • 3 Fucili – Pinot Nero – Lombata di agnello al forno con marmellata di melanzane
  • Braja – Barbera – Plin di fassona, bietole e nocciole
  • Baudolino – Grignolino – “Bocconi di Piemonte” – Tris di antipasti della tradizione: Vitello tonnato, battuta di fassona a coltello, insalata russa alla nostra maniera
  • Myricae – Chardonnay – Baccalà, lattuga e burrata, polvere di capperi e pomodoro
  • Primo Bianco – Chardonnay – Capesante, piselli, acciughe e mandorle

Assistenza

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