Il vino bianco anche in inverno? Ecco quali scegliere

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Tradizionalmente il vino bianco viene considerato come la scelta ideale per la stagione calda in quanto il suo sapore decisamente più leggero e fresco rispetto a quello dei corposi rossi si associa molto bene ai climi afosi. Un calice di bianco freddo rappresenta di solito il leit-motiv dell’estate.

In realtà i vini bianchi, grazie alle loro caratteristiche organolettiche, si adattano benissimo anche alle temperature rigide, soprattutto in abbinamento ad alcuni piatti tipicamente invernali.

Perché bere vino bianco in inverno

Il famoso detto “buon vino fa buon sangue” si riferisce ai requisiti di questa bevanda che, oltre a favorire la vasodilatazione, contribuisce a potenziare le difese immunitarie combattendo le infezioni batteriche e virali, tipiche dei mesi freddi.

Grazie alla presenza di composti antiossidanti, il vino bianco combatte le presenza dei radicali liberi, responsabili di numerosi disturbi che si manifestano principalmente durante la stagione invernale.

Tutto il vino in generale, e anche quello bianco è in grado di combattere la moltiplicazione di agenti patogeni, come batteri e virus, che provocano l’insorgenza di disturbi stagionali, frequenti soprattutto quando le temperature si abbassano.

In alcuni casi il vino bianco si è confermato un efficace rimedio contro le sindromi articolari e artrosiche, in conseguenza dell’elevata concentrazione di minerali presenti nella sua composizione.

L’inverno è la stagione durante la quale si scende volentieri in cantina, per prelevare bottiglie di vino che magari sono state messe da parte proprio per la stagione fredda.

Infatti un buon bianco bevuto a temperatura ambiente è in grado di riscaldare tutto l’organismo in seguito al processo di dilatazione dei vasi sanguigni che aumentano l’apporto di sangue nei vari distretti del corpo.

In particolare durante le ricorrenze natalizie, i ricchi menù spesso a base di pesce richiedono l’abbinamento con vini bianchi; inoltre per festeggiare il nuovo anno la scelta obbligata è quella di gustare un calice di spumante, il cui consumo aumenta notevolmente nel periodo invernale.

A causa delle condizioni climatiche fredde, il metabolismo subisce notevoli cambiamenti e l’organismo mostra una maggiore richiesta di calorie da introdurre con l’alimentazione.
Niente di meglio di qualche bicchiere di vino bianco che assicura un potenziamento del metabolismo senza appesantire l’apparato digerente.

Come scegliere un vino bianco per l’inverno

Per le rigide giornate invernali non è certamente indicato un vino bianco freddo, che non farebbe altro che potenziare la sgradevole sensazione di gelo; molto meglio optare per un corposo Pinot Grigio oppure uno Chardonnay, in grado di offrire calore e pienezza.

Anche se generalmente i vini rossi vengono consigliati per pietanze a base di carne e quelli bianchi per ricette di pesce, per le carni di pollo, suino e coniglio sono adattissimi i bianchi, che possono essere scelti in base alle personali preferenze.

Nonostante il vino bianco sia preferibilmente bevuto freddo, durante la stagione invernale è sufficiente servirlo fresco, magari appena prelevato dalla cantina, per evitare un brusco abbassamento termico di tutto l’organismo.

Bere vino bianco nei mesi più freddi? Si può!

Le migliori proposte di vini bianchi

Per scegliere un vino bianco adatto anche alle temperature invernali è necessario selezionare tra le migliori proposte che Wineowine mette a disposizione di consumatori particolarmente attenti alla qualità dei prodotti.

– Vermentino Maremma Toscana, Poderi Bandera
Caratterizzato da un colore giallo paglierino derivante da un processo di produzione biologica, questo vino si distingue per un sapore agrumato con retrogusto di frutta tropicale, ideale come aperitivo.
La sua gradazione alcolica di 13,5 % VOL conferma la notevole versatilità della bevanda che può accompagnare pietanze di carne o di pesce.

Tarai Soave Superiore DOCG di Roncà 2016, Corte Moschina
Dalla cantina Corte Moschina viene prodotto questo ottimo bianco che, dopo un affinamento di dodici mesi in barriques, si presenta con un aroma fruttato di cedro ed un sapore giustamente equilibrato con note di pietra focaia. Perfetto se servito come aperitivo, questo vino trova largo impiego anche abbinato a pranzi o cene a base di pietanze di carni bianche.

Niamh Passerina IGT, Bastianelli
Nato come bevanda fresca e giovane, che non subisce decantazione, questo prodotto della cantina Bastianelli offre un gusto caratterizzato da sentori floreali di giglio aromatizzato con note di camomilla e frutti gialli.
Nato dai vitigni Passerina presenti nella regione Marche, il vino accompagna preferibilmente secondi piatti a base di prodotti ittici, formaggi freschi oppure viene servito prima del pasto.

Terre Siciliane Catarratto IGT Jocu, Quattrocieli
Prodotto dalla cantina Quattrocieli, questo vino bianco dall’intenso colore giallo paglierino, offre un sapore floreale di gelsomino e zagara, che contribuisce a renderlo particolarmente indicato per abbinamenti con pietanze a base di carni arrosto o grigliate.
Derivante da metodi di coltivazione biologica, la bevanda trova impiego anche come raffinato fine pasto, insieme a dolci secchi molto semplici che non devono coprire il suo bouquet.

Luce Lunare Chardonnay IGP2018 , Lafico Margarito
Nella produzione di vini giovani e freschi, da bere senza decantazione, questo prodotto dal colore giallo chiaro tendente all’avorio si distingue per un delicato sapore fruttato di frutti gialli maturi, ideale come aperitivo.
La sua particolare versatilità lo rende adatto anche come vino da pasto, soprattutto per pietanze a base di pesce non troppo saporito, per lasciare ampio spazio al suo intenso aroma.

Ansonica Costa Toscana “Sassi Chiari” 2018, CapalBIO
La cantina CapalBIO, specializzata nella produzione di vini biologici, ha commercializzato questo vino che colpisce immediatamente per il suo sapore floreale sapientemente miscelato a un retrogusto di albicocca e pesca, che lo rendono ideale come accompagnamento per pietanze a base di carni bianche, salumi o formaggi, oltre che come aperitivo.

Piemonte DOC “Brina”, Mosparone
Prodotto da vitigni Sauvignon Blanc e affinato su lieviti per ventiquattro mesi in acciaio prima del conclusivo affinamento in bottiglia di dodici mesi, questo vino si distingue per un sapore fruttato di pesca e albicocca, con un elegante retrogusto di peperone verde.
Ideale come vino da pasto, in abbinamento a piatti non troppo saporiti che potrebbero alterare il suo elegante bouquet.

Malvasia Puntinata “Libente” 2017, Emiliano Fini
Dopo un affinamento di sei mesi in acciaio e cemento, questo vino, derivante da vitigni Malvasia, si presenta con un sapore delicatamente agrumato con note minerali ed un bouquet floreale arricchito da un retrogusto di erbe aromatiche e di cera d’api.

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