La Maliosa, i vini "green" della Maremma

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Senza voler disturbare questi progenitori, racconterò che il ramo della famiglia, cui mi pregio di appartenere risiede per certo, sino dal 1850, nel podere “Pogliano” facente parte della fattoria di Badia a Passignano al confine tra i Comuni di Tavarnelle Val di Pesa e di Greve in Chianti

Marco Brogioni

Come nasce la passione e l'impegno della produzione enologica?

Fattoria La Maliosa e la sua proprietaria, Antonella Manuli, hanno realizzato negli anni un progetto basato sulla scelta della qualità, della bellezza e della salubrità ambientale nel rispetto del territorio.

Vigneti e vini naturali, insieme all’olio extravergine d’oliva, costituiscono la produzione della Fattoria La Maliosa, che guarda alla conservazione della capacità d’uso dei terreni seguendo un approccio interamente biologico.

Quali sono i vini prodotti dalla cantina?

L’azienda La Maliosa produce vini di qualità, che vengono riconosciuti da varie associazioni ed enti come ViTe (Vignaioli e Territori), Vignaioli indipendenti toscani e Le Donne del Vino.

Nello spazio dedicato alle viti, di poco superiore agli otto ettari, sono coltivati sia vitigni bianchi che rossi, con una prevalenza di Ciliegiolo, Sangiovese, Cannonau grigio, Procanico e Ansonica.

vini naturali de La Maliosa sono prodotti con Metodo Corino, e rappresentano la summa dell’azione dell’azienda nel rispetto della natura. 

Quale vino vi rappresenta maggiormente, e perché?

La Maliosa UNI è un vino bianco, Toscana IGT prodotto con il cosiddetto Metodo Corino, a biodinamica esclusivamente vegetale, realizzato senza l’impiego – in nessuna fase produttiva – di prodotti di origine animale e per questo adatto anche a chi osserva una dieta vegana.

Sulla Maliosa Bianco è stata eseguita la cosiddetta carbon footprint, ovvero l’analisi dell’impronta ambientale nella fase produttiva. Qui è stato possibile evidenziare come il vino ha un impatto sull’ambiente del 40% inferiore alla media europea dei vini analoghi, con solo 0,81 kg di CO2 equivalente per bottiglia (contro gli 1,13 di media).

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Il vostro territorio ha una forte connotazione enologica. Come sfruttate questo rapporto nella vostra produzione?

Antonella Manuli e Lorenzo Corino sono da anni impegnati nel trasmettere una sensibilità ambientale specifica, frutto del loro impegno per una La Maliosa a bassissimo impatto ambientale.

In un territorio come La Maremma dove sono ben evidenti le caratteristiche ambientali, storiche e paesaggistiche di specie il vino è prodotto con metodi colturali poco invasivi, rispettosi dell’ambiente e realizzati recuperando una vigna di oltre 60 anni in stato di semi abbandono.

Abbinamento cibo - vino: quale ricetta ci consigliate e perché?

Per La Maliosa rosso suggeriamo un abbinamento con paste all’uovo ben condite, anche con ragù; zuppe
autunnali con funghi e ritagli di carni grasse; formaggi di pecora a stagionatura anche
lunga e con carni arrosto sia bianche che rosse saporite; ottimo in accompagnamento
alla selvaggina anche in ricette elaborate; salumi ben stagionati.

Per La Maliosa Uni è consigliato l’affiancamento ad antipasti caldi di mare, paste fresche all’uovo con sughi di cacciagione, ratatouille di verdure al forno, salumi di norcineria, pesce fritto e baccalà o per i dessert con una sbriciolata di cantucci e zabaione.

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