Pinot
Dalla Francia al mondo

Condividi le nostre storie

DOVE CI TROVIAMO

Un vitigno per più regioni

Il Pinot è un vitigno a diffusione piuttosto ampia, che non può essere ascritto a una sola zona del territorio nazionale.

Proveniente dalla Francia, ha trovato i terreni e i climi ideali particolarmente in Lombardia, nelle zone dell’Oltrepò Pavese e della Franciacorta. Nelle altre regioni è diffuso tra Trentino, Veneto, Friuli Venezia Giulia e parzialmente in Toscana. In Alto Adige decade l’originale nome francese in favore della denominazione germanofona Blauburgunder (Blu di Borgogna).

oltrepo pavese_1381351079

CENNI STORICI

Dall'Ottocento a oggi

Il professor Luciano Maffi, docente di Scienze storiche e filologiche dell’Università Cattolica di Milano, ritiene che l’importazione delle uve Pinot in Italia sia dovuta alla volontà, da parte dei vignaioli, di riprodurre lo Champagne in chiave nostrana.

Questo fenomeno, che si afferma prevalentemente nell’Oltrepò Pavese a partire dal 1865, trova però alcune testimonianze nell’Alto Adige già dal 1838. 

La coltivazione più antica sarebbe però quella toscana: il Casato di Lorena, di provenienza mitteleuropea, importa le uve Pinot dall’omonima regione franco-tedesca già nel XVIII secolo.

Oggi è possibile trovare tracce di uve Pinot, oltre che in Italia, anche in Australia, nell’America meridionale e negli Stati Uniti.

LE UVE

Sfumature di Pinot

Il Pinot nero è il più celebre e importante delle tre varietà. Originario della Borgogna, produce grappoli di dimensione ridotta che compensano però con altissima qualità, paragonabile unicamente al Nebbiolo.

Il Pinot grigio è una varietà a vinificazione bianca, con una prevalenza in acidità nelle produzioni trentine e altoatesine e una maggiore ricchezza tra le varietà friulane.

Il Pinot bianco è invece un vitigno “anomalo”, poiché si tratta di una variazione genetica del nero che ha molti tratti in comune con lo Chardonnay. Il suo uso prevalente è per la spumantizzazione.

shutterstock_672332554

Nelle cantine di Epernay (Francia) le bottiglie di Pinot vengono conservate nelle pupitres, dei supporti lignei che permettono di effettuare il remuage con maggiore facilità

IL CURIOSO CASO

Il Pinot Meunier

Oltre al bianco, grigio e nero esiste un “quarto tipo” di Pinot, dalla diffusione limitata e dalle caratteristiche non ordinarie.

Si tratta del Pinot Meunier (dal francese mugnaio), particolarmente apprezzato nelle regioni francesi della Champagne, Borgogna e Alsazia. 

Diffuso anche tra Germania, California e Nuova Zelanda ha una resa produttiva importante, che ne giustifica la progressiva espansione territoriale. Tutto ciò è dovuto, in particolar modo, dalla resa tardiva che gli permette di adattarsi anche a climi molto rigidi con inverni precoci.

Dal gusto acidulo, con note di frutti rossi, può essere fermentato in accostamento o in distanza dalle bucce, con il risultato di variarne grandemente la resa cromatica.

ABBINAMENTO CIBO-VINO

Un vino, molti abbinamenti

Il Pinot è un vino dal carattere deciso, che restituisce bottiglie ricche di personalità.

Per questo gli abbinamenti in tavola devono essere studiati non tanto sulla base della cucina regionale di appartenenza (attività pur possibile) quanto piuttosto sulla ricercatezza del piatto.

Lo si può servire insieme all’anatra arrosto, che ha un sapore deciso e una carne particolarmente succosa. Ottimo anche con del pesce scottato (soprattutto il tonno e il pesce spada) è curiosamente consigliato anche per accompagnare la cucina cinese, che risulterà così meno grassa al palato pur non intaccandone la nota speziata.

Volendo rimanere nel mondo gastronomico internazionale, lo si trova facilmente insieme alle specialità della cucina indiana, soprattutto il pollo tandoori, il seekh kebab o gli altri piatti a base di melanzane, lenticchie e carne di manzo.

Ottimo infine per un aperitivo gourmet con selezione di salumi suini e di cervo, nonché da servire insieme allo Speck dell’Alto Adige IGP.

Assistenza

06 622 880 07

Dal Lunedì al Venerdì
9:30-13:30/14:00-18:00
assistenza@wineowine.com

Seguici

Parlano di noi