Le interviste di Wineowine
Territorio, vitigni e sostenibilità nei vini delle Marche
Abbiamo fondato la nostra interpretazione su tre pilastri: territorio, vitigni e sostenibilità. Non mi sento di dire se siamo innovativi o conservatori, lascio agli altri la valutazione. Spero piuttosto di essere credibile nel tempo.
Sono appassionato di vino, ma soprattutto sono appassionato della storia e della cultura del vino. Appartengo ad una famiglia di tradizione ed ho cominciato con mio nonno da piccolo a produrre vino. Purtroppo mio nonno è mancato quando avevo solo 13 anni ed i suoi insegnamenti sono andati in parte dispersi.
La vita mi ha portato su altre strade, ma il vino è sempre stato un compagno di viaggio. Per ragioni di lavoro ho vissuto a lungo in Francia. In qualche maniera questo ha “contaminato” il mio gusto per il vino.
Sono italiano e sono orgoglioso di esserlo, credo che il nostro patrimonio ampelografico sia ineguagliabile e sono convinto che i nostri vini non sono secondi a nessuno. Però apprezzo lo stile dritto ed austero dei vini francesi, in particolare dei vini di Borgogna. Ho deciso con mia moglie di produrre vino per mestiere per dare la mia interpretazione di vino.
Credo nel coraggio di interpretare e ritengo anche che questo sia indispensabile nel mondo del vino. Un mondo affascinante, dove però essere interessanti è molto difficile. Spero a tendere di arrivare ad esserlo.
Produciamo tre vini:
Un vignaiolo vede i suoi vini come proprie creature, per cui sono tutti egualmente rappresentativi. Voglio bene a tutti. E poi vorrei che più che il vino nel tempo venga riconosciuta la “mano” di Podere Sabbioni. Non ho quindi un vino del cuore.
D’altra parte, però, è vero che il vino che in qualche maniera ci sta portando maggiori soddisfazioni è il Podere Sabbioni Ribona Riserva della Famiglia, notato l’anno scorso da Paolo Massobrio ed eletto miglior bianco d’Italia per il 2020 tra i 100 top della guida “Il Golosario”.
Si tratta di un bianco da Maceratino Ribona, come ho accennato sopra, un vitigno antichissimo e raro – dico sempre che siamo solo in 19 in tutto il mondo a produrre questo vino – che si distingue per la sapidità importante e la grande longevità.
Abbiamo fondato la nostra interpretazione su tre pilastri:
VIVA ed il biologico sono certificazioni ufficiali basate su standard europei [agricoltura biologica] ed internazionali [VIVA], che ci permettono di offrire al consumatore una garanzia sul nostro modo di condurre il vigneto
Non mi sento di dire se siamo innovativi o conservatori, lascio agli altri la valutazione. Spero piuttosto di essere credibile nel tempo
I nostri vini privilegiano la snellezza, la freschezza e la bevibilità, piuttosto che la forza. Ma hanno struttura, per cui possono essere utilizzati a tutto pasto.
Per quanto riguarda i bianchi, la sapidità si abbina bene con i cibi a tendenza dolce, come pesce, crostacei in particolare, uova [carbonara, ad esempio], pomodoro, formaggi freschi e mediamente stagionati, il nostro ciauscolo! tra i salumi. Un nostro cliente sostiene che l’abbinamento ideale è con il vitello tonnato. A me piace molto con il coniglio in padella. Lo scorso sabato abbiamo fatto una degustazione di prova con un panettone gastronomico farcito con pomodori secchi e pistacchi, un successo!
Il rosso si sposa con cibi con maggiore complessità, direi carni rosse con cottura breve o media, formaggi mediamente stagionati, salumi. L’intensità aromatica regge bene anche con cibi dal profumo intenso, come tartufo od erborinati.
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