Le collezioni di Wineowine
Una tradizione che viene dal Friuli
La produzione della Ribolla Gialla, storica uva del Friuli-Venezia Giulia dal quale si ricava l’omonimo vino a Denominazione di origine controllata, non è in realtà limitata alla regione più ‘internazionale’ d’Italia.
Vigneti coltivati a Ribolla si trovano infatti anche nella vicina Slovenia, che ne condivide gran parte delle caratteristiche pedoclimatiche, ma anche a Cefalonia, una delle più grandi isole della Grecia, situata nel novero delle Isole Ionie.
In Slovenia, la Ribolla viene chiamata Rebula, ma il significato – e le specificità – differiscono davvero di poco.
Dalla Ribolla Gialla si ricavano diversi vini da tavola, ma anche due referenze che hanno ottenuto, rispettivamente nel 1970 e nel 1990, la Denominazione di origine controllata.
Stiamo parlando del Colli Orientali del Friuli Ribolla e del Collio Goriziano Ribolla. Questi due vini, la cui produzione è limitata in maniera specifica alle ex-province di Udine e Gorizia, si caratterizzano per il colore giallo paglierino intenso, il sapore asciutto e l’odore floreale.
Sono vini che, nonostante un titolo alcolometrico mediamente basso (circa 11%) rappresentano al meglio un carattere deciso ed essenziale dell’enologia Friulana.
Lo fanno anche grazie ai gustosi abbinamenti cibi-vino, nonché con una storia che, secondo fonti accreditate, avrebbe origini molto lontane.
Un vino che predilige un terreno per certi versi aspro, mediamente argilloso, tipicamente collinare e che, al risultato finale, premia con toni piacevolmente freschi.
La Ribolla gialla, dalla quale si ricavano i vini del goriziano e delle colline di Udine, è un’uva di piccole dimensioni, che si presenta con grappoli piuttosto compatti e tipicamente più stretti in basso (forma piramidale).
Si tratta di un’uva sì dolciastra, ma con un tono lievemente acidulo, che ha una maturazione media (non tardiva, né primizia) e dal quale si ricava un vino parimenti acidulo e fruttato.
La produzione della Ribolla gialla e la sua diffusione in Friuli-Venezia Giulia pare che abbia avuto origine lungo la costa adriatica d’Oriente.
Slovenia sì, ma forse anche la Grecia: sono da ricercare qui le origini di quest’uva, che i veneziani – grandi commercianti e sempre più potenti nell’Adriatico durante i secoli – importarono nei loro domini probabilmente già nel XII secolo.
Ribolla in Italia, rebula in Slovenia e Robola in Grecia: da uno studio approfondito del 2012 si è accertato che le varianti italiane e slovene sono pressoché identiche, mentre le uve greche differiscono per alcuni marcatori specifici. Sarebbe dunque un’uva forse simile, magari con origine comune, ma differenziatasi nel corso del tempo.
I vini del Collio erano in ogni caso apprezzati già in passato, come riportano delle fonti tedesche del XIV secolo, nelle quali la Ribolla viene impropriamente chiamata Rainfald.
Vino fresco, con delle note che lo associano istintivamente alla bella stagione: ecco la Ribolla gialla, frutto ‘allegro’ del Friuli-Venezia Giulia nel bicchiere.
Servito a temperature mediamente basse, il suo range di abbinamenti cibo-vino è piuttosto ampio, e trova giovamento dalla certa varietà della cucina friulana, fatta di ricette internazionali e prodotti tipici locali. Lo si può facilmente servire infatti con dei piatti di pesce, cominciando dalle crudité o magari giocando con le note sapide delle ostriche e dei tartufi di mare.
Validissimo anche l’abbinamento con le specialità a base di funghi, a partire dai primi piatti (pappardelle ai porcini, ravioli tartufati e così via) e virando sulle zuppe o le vellutate, prelibatezze che riscaldano il cuore e lo stomaco nei mesi invernali ma che possono essere portate in tavola anche in variante più raffinata.
Pesce bollito o in salsa? Sì, anche lui è facilmente abbinabile alla Ribolla gialla, vino certamente flessibile che ben si presta a sperimentare negli abbinamenti. A voi la scelta!
Dal Lunedì al Venerdì
9:30-13:30/14:00-18:00
assistenza@wineowine.com