Anche se abbiamo assodato l’esperienza nel produrlo, anche se la tecnologia ed i macchinari di cui l’azienda dispone, hanno reso meno poetica ed epica la sua vinificazione, possiamo affermare che l’emozione, nel versalo nel bicchiere e vederne la spuma cremosa animarne la mescita, sia rimasta inalterata.
La cantina Sor Rico nasce dalla volontà e dalla passione per il vino di quattro cugini, attuali titolari della stessa. Anche se l’azienda è molto giovane, essendo stata costituita qualche anno fa, la nostra famiglia iniziò la produzione di vino già dai primi anni del ‘900.
Successivamente, negli anni ’50, i nostri nonni hanno acquistato il terreno sul quale è nata attualmente la nostra realtà e che abbiamo voluto intitolare a nostro nonno Enrico, che tutti, in Paese e in campagna, chiamavano amichevolmente Sor Rico, “Signor Enrico”. Fu infatti proprio nostro nonno ad infonderci l’amore per la campagna e la coltivazione della vigna, ed oggi siamo noi, i suoi “nepoti” (come soleva chiamarci), a continuare il suo lavoro, anche con l’impianto di nuovi vigneti (2016); seppure con attrezzature e tecniche moderne, ma con la stessa passione, lo stesso amore ed il rispetto per madre terra che nostro nonno ci ha saputo tramandare.
Nel 2018, dopo varie vinificazioni, abbiamo costruito la nuova cantina, che nasce a Stacciola di San Costanzo (PU), nell’entroterra marchigiano a pochissimi chilometri dal mare e a circa 50 chilometri dall’Appennino Umbro-Marchigiano.
La nostra produzione prevede la vinificazione dei vitigni legati per tradizione al territorio.
In primis l’uva biancame, clone del trebbiano toscano, che si esprime in azienda nella DOC Bianchello del Metauro, e nel nostro spumante metodo classico “Tribolla”. Il primo si presenta cristallino, Giallo paglierino con riflessi verdognoli, al naso con note di fiori bianchi, sambuco, acacia e biancospino; frutta fresca, albicocca e pesca; finale di agrumi, arancia, pompelmo. Al gusto è secco, caldo, morbido, di buona freschezza e mineralità.
Solitamente le uve sono raccolte la terza decade di settembre, a mano in piccole casse, dopo una selezione delle stesse in vigna mediante diradamento nelle varie fasi di raccolta. La vinificazione avviene mediante pressatura soffice dei grappoli interi, decantazione statica dei mosti a freddo e fermentazione a temperatura controllata in acciaio. Sosta sulle fecce fini. Affina per 3/4 mesi in tini di acciaio, 2 mesi in bottiglia. Il titolo alcolometrico si attesta, in base all’annata, fra i 12% – 13%.
Il “Tribolla”, metodo classico da uve biancame, si presenta brillante, Giallo paglierino con una bollicina fine e persistente. Al naso spiccano le note di fragranza caratteristica, crosta di pane e lieviti; una nota lieve di crema pasticcera. Ma anche sentori di fiori bianchi, biancospino e di agrumi nel finale.
Ma ciò che più lo contraddistingue è che dal bicchiere si elevano principalmente le note caratteristiche del vitigno biancame: si sente l’uva! In bocca è secco, caldo, morbido, di buona freschezza, sapidità e mineralità. A breve cercheremo di fregiarlo della DOC Bianchello del Metauro Spumante.
L’epoca di raccolta delle uve cade solitamente la prima decade di Agosto. Come per tutti i vini aziendali la metodologia di raccolta prevede uve vendemmiate a mano in piccole casse dopo selezione delle uve in vigna mediante diradamento. La vinificazione avviene mediante pressatura soffice dei grappoli interi, decantazione statica dei mosti a freddo; segue la fermentazione a temperatura controllata in acciaio. Sosta sulle fecce fini per 3 mesi. Rifermentazione in bottiglia e sosta sui lieviti in bottiglia per 18 mesi; sboccatura e dosaggio BRUT.
L’uva verdicchio, che in questi ultimi anni si sta sempre più affermando a livello mondiale per le sue doti di struttura e versatilità nella vinificazione, nonché per la non trascurabile potenzialità ad invecchiare, da vita in cantina al “Viridis versus” Marche IGT bianco, il cui nome sottintende l’amichevole sfida che le nostre uve verdicchio, sentendosi escluse per qualche chilometro, vogliono istigare contro i vigneti ricadenti nella DOC, dei comuni vicini, al di la del fiume Cesano.
All’esame visivo si presenta cristallino, Giallo paglierino con riflessi verdognoli. A quello olfattivo si percepiscono note erbacee di fieno fresco e anice; floreale e fruttato con note di frutta croccante a pasta bianca ed agrumi. All’esame gusto-olfattivo è secco, caldo, morbido, di buona freschezza e grande sapidità. L’epoca di raccolta si attesta alla terza decade di settembre, quando le uve sono vendemmiate a mano in piccole casse, dopo selezione delle uve in vigna mediante diradamento nelle varie fasi di raccolta.
Anche per questo vino la vinificazione prevede la pressatura soffice dei grappoli interi e, successivamente la decantazione statica dei mosti a freddo. Segue la fermentazione a temperatura controllata in acciaio e la sosta sulle fecce fini. L’affinamento avviene per 6/8 mesi in tini di acciaio, 2 mesi in bottiglia. Il titolo alcolometrico si attesta fra i 13% – 14% volumi alcolici.
Altro vitigno presente in azienda è l’internazionale Pinot Nero, lo straniero d’oltralpe, che poi tanto straniero non è, visto che fonti certe accertano la sua presenza nel nord delle Marche dai tempi delle invasioni napoleoniche, e che quindi entra di diritto nei disciplinari delle DOC “Colli Pesaresi”.
Noto per la “scontrosità” di coltivazione e difficoltà di vinificazione, possiamo invece sicuramente affermare che nella nostra azienda l’ “enfant terrible” della viticoltura ha trovato il suo microclima ideale, regalandoci, al momento, in attesa di nuovi progetti, lo spumante rosè metodo Martinotti “Estrosè”. Ottimo come aperitivo ma anche a tutto pasto, contraddistinto da uno stupendo brillantissimo chiaretto, si esprime con intense note di frutta fresca e fiori rosacei, tipiche del vitigno; caratteristiche date da una macerazione pellicolare in atmosfera controllata degli acini interi prima della fase di pigiatura soffice.
Una lievissima nota tannica esercita egregiamente la sua funzione di pulizia della bocca in concomitanza di abbinamenti con preparazioni dalle spiccate note di untuosità e grassezza.
Altro vino, che come i precedenti fonda le sue origini nel territorio, è il “Nepote”. Marche rosso IGT, Sangiovese 50% e Montepulciano d’Abruzzo 50%, dotato di assoluta limpidezza e di un colore rosso rubino, si contraddistingue al naso per gli effluvi di fiori rossi, rosa e viola, le note di frutta a bacca rossa, ciliegia croccante e susina. In bocca è secco, caldo, morbido, fresco e di buona tannicità. Epoca di raccolta: terza decade di settembre
Subito dopo l’arrivo in cantina, i grappoli vengono immediatamente diraspati. Gli acini ancora interi vengono deposti in tini d’acciaio, dove, attraverso follature e rimontaggi, regalano il caratteristico colore alla massa fermentante. La fermentazione avviene a temperatura controllata.
Affina per 4/5 mesi in tini di acciaio, 2 mesi in bottiglia. Il titolo alcolometrico si attesta sui 14% – 15% volume in alcool.
Sicuramente il Tribolla, il primo metodo classico non si scorda mai.
Anche se è stato lanciato sul mercato solamente da qualche anno, questo Brut da uve biancame vide i suoi natali già parecchi anni fa, con micro vinificazioni di prova e vari espedienti casalinghi per sopperire alla mancanza di attrezzature professionali.
Quanti esperimenti e tentativi, legati ognuno a singoli dolci e gradevoli ricordi di vita familiare; chi potrà mai dimenticare le prime bottiglie prodotte: sicuramente con qualche difetto, che veniva però smorzato dall’orgoglio e la fierezza nel poter degustare quel vino spumante prodotto artigianalmente in casa.
Oggigiorno, anche se abbiamo assodato l’esperienza nel produrlo, anche se la tecnologia ed i macchinari di cui l’azienda dispone, hanno reso meno poetica ed epica la sua vinificazione, possiamo affermare che l’emozione, nel versalo nel bicchiere e vederne la spuma cremosa animarne la mescita, sia rimasta inalterata. E rispetto alle prime bottiglie artigianali di qualche anno fa il nostro metodo classico si è elevato in qualità e arricchito in complessità.
Per la nostra azienda capire e conoscere il territorio è fondamentale. Non si possono affrontare le sfide e/o progetti futuristici se non si hanno radici solide nel passato. E queste radici affondano nel sapere che chi è venuto prima di noi ci ha amorevolmente insegnato.
Certo è che, negli anni, i gusti ed i modi di chi si avvicina a degustare un vino sono molto cambiati; il vino di cinquantenni fa, considerato più come un alimento che doveva infondere energia non è il vino del presente, visto come un ideale, arricchito di mille sfaccettature, che deve essere capace di raccontare del territorio, delle sue genti, di chi lo produce, e molto altro.
Va da se che le tecniche enologiche e le tecnologie adottate in azienda non sono quelle che utilizzava il Sor Rico, tanto per intenderci, ma alcune pratiche sono rimaste inalterate: scegliere il momento giusto per un travaso, in base anche alla condizioni atmosferiche; decidere il giorno corretto per la raccolta di una certa tipologia di uva; scegliere correttamente quando effettuare alcuni lavori nel vigneto; sono tutte mansioni che si fondano su delle conoscenze tramandate dai nostri avi.
Ed ancora: in azienda, lo stesso sistema di allevamento delle viti vede, senza dubbio, sistemi di potatura assodati e della tradizione, come il “doppio capovolto” o il cordone speronato, ma con un moderno occhio attento ai tagli effettuati, per non ledere il sistema linfatico della singola pianta.
I vini bianchi fermi prodotti in azienda sono perfetti sia come aperitivo che ovviamente a tutto pasto; accompagnano squisitamente le preparazioni a base di pesce tipiche della costa adriatica, ma non temono l’accostamento a carni bianche. Possono essere accostati anche ai formaggi freschi ed ai salumi dei quale il nostro Paese è ricchissimo.
Il metodo classico “Tribolla” Brut è perfetto con antipasti di pesce e crostacei. Con il Fritto di mare. Pesce marinato e crudo di mare. Ma anche con i salumi dotati di pronunciata grassezza.
Il “Nepote” Marche Rosso IGT si accompagna perfettamente a carni alla brace e preparazioni di carni non troppo complesse. Anch’esso è perfetto con i formaggi stagionati ed i salumi del territorio.
Più in particolare proponiamo i seguenti abbinamenti:
Dal Lunedì al Venerdì
9:30-13:30/14:00-18:00
assistenza@wineowine.com