Le interviste di Wineowine
Artigiani del vino che preservano la tradizione
La nostra cantina affonda le radici molto lontano. La tenuta era un monastero che dal 1215 fino alla fine del 1600 è stato gestito dai frati e già allora si produceva il vino. La mia famiglia ha inziato a gestire questo luogo nei primi anni del 1700 divenendone infine proprietaria alla fine del secolo.
Sono ormai 300 anni che portiamo avanti questa tradizione con grande passione sentendoci custodi di una storia magnifica.
Solo vitigni a bacca rossa sono presenti tra le antiche mura dell’azienda e dalle loro uve nascono quattro vini: San Leonardo, Carmenère, Villa Gresti e Terre di San Leonardo. Ai vini bianchi Riesling e Vette di San Leonardo, sono invece destinati dieci ettari di vigna situati nel nord del Trentino, in Val di Cembra, dove terreni e clima assicurano alle uve bianche freschezza e mineralità.
Le fermentazioni dei vini si svolgono nell’antica cantina dedicata, per i rossi avvengono spontaneamente nelle vasche in cemento, senza l’ausilio di tecnologia o di lieviti selezionati. Durante i 15-18 giorni in media di durata del processo di vinificazione sono eseguiti numerosi rimontaggi e délestages. A fermentazione conclusa le vinacce sono pressate dolcemente sotto l’attenta supervisione degli esperti cantinieri della tenuta.
San Leonardo, 60% Cabernet Sauvignon, 30% Carmenère e 10% Merlot
La vendemmia per il San Leonardo inizia solitamente a metà settembre con il Merlot e poi si protrae in ottobre anche avanzato per il Cabernet Sauvignon e il Carmenère.
Ciò che distingue il vino simbolo della tenuta e gli dona una sua unicità immediatamente percepibile è il suo terroir, la calda nordicità della terra in cui nasce che non lascia margini a eccessi di opulenza o a tenori alcolici fuori misura ma dona un naturale equilibrio. Freschezza ed eleganza dopo qualche anno di affinamento in bottiglia sono i suoi dati distintivi, che si rivelano fin dai profumi ma senza esplosioni dirompenti, in un crescendo lento ed affascinante.
Le lunghe fermentazioni spontanee consentono l’estrazione dei tannini nobili, mentre la maturazione è affidata ad una tempistica messa a punto negli anni che prevede una sosta di 24 mesi in barriques di rovere francese di primo, secondo e terzo passaggio cui segue l’assemblaggio dei vini base e infine un affinamento in bottiglia di minimo 24 mesi.
Carmenère, 100% Carmenère
La vinificazione avviene in vasche di cemento da 50 a 80 ettolitri dove il Carmenère matura poi per i primi mesi della sua vita. Seguono poi due anni in barrique di primo, secondo e terzo passaggio. Sono necessari almeno due anni di affinamento in bottiglia per permettere a questo vino di esprimere il suo carattere e il fascino della sua complessità.
Villa Gresti, 90% Merlot, 10% Carmenère
È un vino avvolgente ed equilibrato, vellutato e carezzevole, con un finale deciso dalla netta ricchezza gustativa. La vendemmia per il Villa Gresti ha inizio solitamente a metà settembre e una volta conclusa la fase di vinificazione matura per circa 12 mesi in barriques nuove, per poi affinare in bottiglia almeno 12 mesi prima di lasciare le cantine della tenuta.
Terre di San Leonardo, 50% Cabernet Sauvignon, 40% Merlot e 10% Carmenère
Le sue uve provengono dalle vigne più giovani della proprietà, questo determina una più leggera struttura, una bella bevibilità e una piacevolezza, tutto sempre sul filo dell’eleganza. Rotondità ed armonia sono poi assicurate da sei mesi di affinamento in bottiglia prima dell’immissione al consumo.
Riesling. 100% Riesling
Ultimo nato ma con una lunga storia alle spalle che lo ha visto presente in tenuta già oltre due secoli fa, quando il suo nettare era destinato alle tavole dell’aristocrazia austriaca.
Le uve provengono da alcuni vigneti situati in alta Valle di Cembra, ad un’altitudine considerevole – circa 700 metri s.l.m. – e il terreno franco-sabbioso di origine porfirica conferisce al vino le tipiche caratteristiche di eleganza e struttura.
Vette di San Leonardo, 100% Sauvignon Blanc
Si distingue per la freschezza dei profumi floreali, la tessitura elegante della struttura e la complessa mineralità. Il suo nome vuole proprio sottolineare questa identità tutta trentina, mentre sul piano qualitativo la personale selezione delle uve fatta dai Marchesi Guerrieri Gonzaga presso i viticoltori della Val di Cembra è un sicuro suggello di garanzia.
Le Grappe di San Leonardo
A San Leonardo sono prodotte due grappe: bianca e stravecchia, ottenute entrambe dalle vinacce torchiate in modo soffice all’indomani della svinatura. La distillazione avviene a vapore diretto usando un alambicco artigianale, il più antico e tradizionale metodo di lavorazione che garantisce al prodotto finale gentilezza, austerità ed eleganza. A distillazione terminata la Grappa Bianca viene imbottigliata immediatamente per mantenere freschezza ed essenzialità̀; la Grappa Stravecchia trascorre invece cinque anni in barriques precedentemente utilizzate per l’affinamento del San Leonardo in modo da acquisire un colore dalle tonalità ambrate, spessore e velluto al gusto.
Il vino che maggiormente ci rappresenta è sicuramente il San Leonardo.
Era il 1982 quando il Marchese Carlo Guerrieri Gonzaga mise a punto un’innovativa tecnica di vinificazione dando vita a quello che sarebbe diventato uno dei più grandi tagli bordolesi italiani. Mentre i classici uvaggi suggerivano di far fermentare nello stesso momento uve di varietà diverse e provenienti da campi differenti, il Marchese decise di far fermentare ogni varietà ed ogni campo singolarmente per mantenerne inalterato il carattere. I vini vennero, inoltre, per la prima volta “affinati” nelle barriques di rovere francese per 24 mesi e assemblati solo prima dell’imbottigliamento.
A San Leonardo siamo degli artigiani del vino, abbiamo sempre rispettato il nostro Terroir guardando alla tradizione con grande attenzione cercando di preservare la nostra identità ma mai chiudendo gli occhi verso il futuro e le innovazioni. Per i nostri vini rossi non sono mai state necessarie grandi tecnologie ed ancora oggi la cantina è identica a quella che era negli anni 40 dello scorso secolo. Per i vini bianchi invece abbiamo adottato tecniche più innovative per creare vini che preservassero il corredo dei profumi e mantenessero la freschezza e mineralità.
Amiamo la cucina mediterranea che sposa perfettamente i suoi sapori ai nostri vini.
Una ricetta del cuore è la parmigiana con le melanzane dell’orto di San Leonardo che funziona sempre magnificamente con i nostri vini!
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