Siriana è il vino dedicato alla mia nonna materna che si chiamava così in onore della Siria, terra che tenne prigioniero il padre in tempo di guerra. Il papà mandava a dire che se fosse nato un maschio poteva decidere liberamente il nome ma se fosse nata una femmina assolutamente si doveva chiamare Siriana.
La passione nasce dalla curiosità di voler verificare quanto potesse impattare la tecnica culturale, piuttosto che l’enologia, sugli aromi dei vini bianchi o rossi.
Sin da piccola ero affascinata dallo sguardo innamorato e pieno di mio padre, dalla luce che traspariva dal suo volto dopo aver trascorso intere giornate a curare le vigne. Poi, durante il percorso universitario la voglia di vedere, capire, sperimentare, scoprire, il potenziale della “Terra” e della “mano sapiente dell’uomo”, senza la chimica. Il richiamo alla terra è forte. I genitori la vorrebbero, avvocato, medico… Lei fa il diavolo a 4 e si iscrive ad Agraria e durante gli studi universitari, l’azienda prende vita.
Nel 2002 subentra in azienda ed avvia il rinnovo. Siamo nel Parco regionale del Taburno, alle pendici del Monte Pentime, che domina la Valle Telesina e forma la testa del massiccio della Dormiente del Sannio che si estende fino alla valle Caudina.
TORRE A ORIENTE, prende il nome da una delle Torri medievali del Castello feudale di Torrecuso, paese arroccato su una delle alture del monte Pentime; la Torre di proprietà di un antenato non è più possibile visitarla ma è rivolta proprio verso i terreni della famiglia; terreni da cui voleva tirare fuori il meglio, il futuro di un territorio che ha sempre fatto viticoltura ma che ha bisogno dargli una marcia in più, puntare forte sui vitigni principi e farli esprimere al meglio secondo le moderne forme allevamento, rispettando l’ambiente, il territorio, la tradizione e soprattutto il frutto.
Il desiderio è raccontare la storia attraverso gli occhi dei nonni e le braccia dei genitori, trasformare le loro esperienze, far cogliere le loro emozioni e portarle in un bicchiere che racconta tutto quello che la nostra terra ci dona.
Il sogno: portare la bandierina di TORRE A ORIENTE in tutto il mondo lasciando una bottiglia che racconti di un piccolo paese nell’entroterra Sannita ove le viti ornano i pendii collinari e danno succulenti frutti.
Sino al 2017 sono presenti in azienda monovitigni di Aglianico e Falanghina da cui sono nate le nostre 7 referenze tutte differenziate tra loro per tecnica culturale, sistema di vinificazione.
Esclusa da qualche anno la Gioconda dopo l’estirpo della Malvasia, reintrodotta quest’anno come Coda di volpe, ultimo nato, il Gioioso a base Barbera in uscita a Giugno.
I nostri vini sono dunque Siriana (Taburno Falanghina del Sannio). Biancuzita (Falanghina del Sannio DOC), Rosinella (Aglianico del Taburno IGP/DOC/DOCG), Janico (Sannio Aglianico DOC), U’ Barone (Aglianico del Taburno DOCG), Don Curzetto (Aglianico del Taburno DOCG Crù) e Spumante di Falanghina del Sannio DOP 22.
Tutte le etichette vanno raccontate, devono avere una storia; uno spumante serve o per iniziare o per concludere un pasto, festeggiare un avvenimento o un evento. Il nostro 22 nasce nel 2014, quando abbiamo ripreso un simbolo che Oasis ci ha preparato per il giorno del nostro matrimonio, un cuore formato da 2 numeri 2…”due cuori non si incontrano per caso”.
Non a caso, infatti, Giorgio ed io ci siamo conosciuti il 22 ottobre del 2011 e il 22 ottobre 2012 ci siamo sposati, la somma delle nostre date fa 22 ed il 22 nella smorfia napoletana sono i pazzi; tutto un incrocio di numeri per cui non potevamo che scegliere per il nostro primo spumante il simbolo del nostro amore, un inno alla felicità e alla gioia.
Siriana è il vino dedicato alla mia nonna materna che si chiamava così in onore della Siria, terra che tenne prigioniero il padre in tempo di guerra.
Quando la mamma rimase incinta, dopo poco il papà partì per il fronte africano della guerra 15/18, fu fatto prigioniero e in quel tempo le comunicazioni erano lente e difficili e solo attraverso i comuni e i fronti, dopo un mese dalla nascita, credendo fosse morto, quasi si pensava di registrare la bambina, quando arriva il messo comunale portando notizie del papà, era vivo ma era prigioniero, e mandava a dire che se fosse nato un maschio poteva decidere liberamente il nome ma se fosse nata una femmina assolutamente si doveva chiamare SIRIANA, senza mai capire se fosse in omaggio ad una terra che comunque lo adottò come figlio o a qualche donna del luogo.
Nonostante sia il nostro vino di “entrata” negli anni ha avuto numerosi ed importanti riconoscimenti, ultimo in ordine di tempo è stato il premio VITAE con le 4 viti dell’AIS ed è stata l’unica Falanghina premiata e presente in guida.
Cerchiamo di far in modo che sia sempre tutto in perfetto equilibro, rispetto per le tradizioni e l’ambiente innanzi tutto, coadiuvando ciò con le innovazioni tecnologiche, soprattutto in campo, continua ricerca, macchine all’avanguardia, tecnologie poco invasive o con limitato ausilio della chimica.
Recente l’idea di produrre vini freschi e quindi l’innovazione tecnologica che coadiuva l’esigenza di mercato senza dimenticare mai il terroir, i vitigni storici.
Spumante 22
Il corpo, la struttura, il perlage gli permetterebbe di sostenere qualsiasi pietanza a tutto pasto, ma l’abbinamento ideale rimane con verdure pastellate, fritti misti, cuoppo di pesce fritto, antipasti
Siriana
Il nostro abbinamento preferito è con la mozzarella di Bufala Campana e pomodorino verneteco Sannito. Ottima anche su spaghetti a vongole e carni bianche ma anche su pesce al forno o in umido.
Biancuzita
Il nostro migliore abbinamento è risultato con tagliolini con il tartufo bianco di Ceppaloni e insalata di farro decorticato ai profumi del mediterraneo (ricetta tramandata da nonna Gioconda, inizialmente fatta con il grano,) perfetta anche con cardoncelli e porcini, pesce grigliato, erborinati dolci e semi stagionati oltre che con caprini
Rosinella
Ottimo vino per aperitivi e momenti conviviali (con quadrotti di polenta arrostita, rustici con erbe di campo, focacce, panbrioches etc etc). Perfetto sulla pizza.
Janico
Vino a tutto pasto. Ideale per zuppa di legumi con castagne e salsiccia, fagioli con le cotiche, taglieri di salumi e grigliate miste.
‘U Barone
Ottimo l’abbinamento con ammugliatello arrosto. Superbo con selvaggina, primi piatti complessi (cannelloni, lasagne, parpaddelle al cinghiale), parmigiana di zucca o melanzane. Accompagna molto bene formaggi stagionati (pecorino di Laticauda, caciocavallo di Castelfranco in miscano)
Don curzetto
Vino da meditazione.
Perfetto con culatello di maiale nero, con Tagliata dell’appennino centrale EVO e sale integrale, con erborinati complessi e stagionati. Con il dolce perfetto con cantucci e crostate di visciole.
Dal Lunedì al Venerdì
9:30-13:30/14:00-18:00
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