Un itinerario del gusto tra le principali Strade del Vino italiane

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L’Italia contende annualmente alla Francia il ruolo di maggior produttore al mondo di vino. La cultura enologica del Bel Paese sta seguendo una fase di “democratizzazione”, che ha riguardato anche i flussi turistici.

Il turismo del vino ha dunque permesso a zone di produzione storica – come il Chianti e la Franciacorta – di espandere ancor più la loro riconoscibilità dentro e fuori i confini nazionali, dando al contempo maggior visibilità e opportunità di sviluppo a zone altrimenti tagliate fuori dai flussi turistici di massa, basti pensare ad esempio all’ Alto Adige dei vigneti o al Basso Lazio.

Le “Strade del Vino”, un consesso di percorsi enologici e naturalistici ancor prima, si è sviluppato dunque sia per promuovere il vino a 360 gradi piuttosto che nella necessità di accogliere e catturare viaggiatori attenti anche a ciò che portano sulle tavole.

La Strada del Vino dell’Alto Adige

La Strada del Vino dell’Alto Adige

Molto spesso è più conosciuta con il suo nome tedesco, la Südtiroler Weinstrasse. Stiamo parlando, ma forse si era capito già, della Strada del Vino dell’Alto Adige. Circondati dalle vette delle Alpi altoatesine, ma immersi tra splendide colline che degradano verso valle, percorriamo questo percorso lungo circa 50 chilometri all’insegna di panorami e calici.

Ci troviamo in una terra feconda, che ha dato i natali – in senso puramente naturalistico – a vini i nomi sono particolarmente riconoscibili, come ad esempio il Gewürztraminer.

Bolzano, Cornaiano, Caldaro, Magré e Cortina sulla Strada del Vino. Sono i comuni principali della Strada del Vino altoatesina, che ci permettono di camminare tra vigneti, cantine e aziende agricole dove il vino non si assaggia soltanto, ma si scopre in tutte le sue sfaccettature.

Le Strade del Vino del Monferrato

Strade del Vino del Monferrato

Le Strade del Vino del Monferrato

Spostandosi verso il Piemonte, precisamente nel Monferrato, che costituisce insieme alle Langhe e Roero uno dei siti UNESCO, si trova una strada ricca di delizie e di tesori della viticoltura.

Colline dolci alle pendici delle maestose vette innevate e imponenti delle Alpi che custodiscono vini che hanno accompagnato la storia di questi luoghi, come il Dolcetto d’Acqui, o il Moscato d’Asti, soffermandosi anche ad ammirare le bellezze di città che saltano all’occhio di turisti attenti.

Questo itinerario copre una distanza di 136 chilometri, si tratta di un anello con partenza e arrivo a Casale Monferrato, che attraversa Alto e Basso Monferrato, passando per Felizzano e Nizza, Asti e Montecalvo.

La Strada del Vino Nobile di Montepulciano

Strada del Vino di Montepulciano

La Strada del Vino di Montepulciano

La Toscana è una terra che ammalia e conquista per le sue meraviglie, i suoi borghi d’autore, per citarne alcuni, Pienza, San Casciano dei Bagni, Chiusi e Sarteano, insieme ai suoi luoghi così belli da sembrare quasi surreali, come la Val d’Orcia, fregiata del titolo di Patrimonio dell’Umanità UNESCO per il suo profilo unico al mondo, costellato da file di cipressi che sono verdeggianti durante la stagione estiva e un trionfo di colori durante quella autunnale.

La strada del Vino Nobile di Montepulciano è un percorso del gusto e dell’eccellenza sia paesaggistica che enogastronomica di ben 110 chilometri.

Montepulciano è un gioiello del Cinquecento toscano tra la Valdichiana e la Val d’Orcia, può vantare il grande letterato umanista Agnolo Poliziano.

Il centro di questa cittadina è un museo a cielo aperto per i suoi palazzi di grande pregio artistico e storico che raccontano ben tre secoli di storia dell’arte, come Palazzo Comunale e la sua torre (del Quattrocento), il Pozzo dei Grifi e dei Leoni del Cinquecento e i palazzi rinascimentali, e il Duomo con la sua facciata incompiuta del Seicento, imperdibile anche il Museo Civico Pinacoteca Crociani con i suoi capolavori scultorei e pittorici, come delle opere del Caravaggio e delle terrecotte di Andrea della Robbia.

Tra le mura delle cantine di questa deliziosa cittadina il Vino Nobile di Montepulciano riposa, un rosso italiano che ha ottenuto per primo il sigillo di qualità Docg.

La Strada del Cesanese del Piglio

Strade del Vino: Cesanese del Piglio

Le Strade del Vino: Cesanese del Piglio

Si procede verso la Ciociaria che è il trade union tra le pianure del Basso Lazio e le cime degli Altipiani di Arcinazzo, al confine con l’Abruzzo.

Il suo clima è perfetto per la produzione enologica, tanto da rendere questo luogo uno dei principali della produzione laziale, quasi alla pari dei Castelli Romani,  con un sapore corposo e intenso, caratteristico del Cesanese, con un carattere deciso e verace che rispecchia anche gli abitanti di queste terre.

La Strada del Cesanese del Piglio è un semicerchio di circa 100 chilometri, il cui punto di partenza si potrebbe segnare da Subiaco – la città di San Benedetto – e come punto di arrivo a Sora, passando per luoghi magici come Isola del Liri, uno dei pochissimi luoghi al mondo ad avere una cascata proprio all’interno del centro cittadino.

Le zone del Cesanese sono foriere di grande bellezza, ed è difficile non carpirne l’essenza passando per Anagni, Ferentino o Veroli, comuni dove storia e panorami si uniscono.

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