Le interviste di Wineowine
L'espressione autentica dell'enologia marchigiana
Siamo conservatori come impostazione e abbiamo sempre cercato di preservare i vitigni autoctoni, anche se dalla vigna alla cantina i cambiamenti non sono mancati.
Siamo nati e cresciuti a Roma, in campagna si andava d’estate ma il richiamo alle radici fu più forte di noi e gradualmente ci trasferimmo nelle Marche per affiancare nostro padre nella conduzione della Fattoria Forano imparando sul campo le prime fondamentali nozioni di viticoltura.
La nostra famiglia ha sempre prodotto vino sin dai primi dell’Ottocento, quindi credo fosse inevitabile scappare dalla città e tornare alle origini, amare questa terra, i profumi ed i paesaggi che ci regala ogni giorno ed amare questo lavoro che ci da modo di portare avanti le tradizioni, cercando di far conoscere, attraverso i nostri vini autoctoni, l’autenticità del territorio marchigiano.
Agli inizi degli anni ’90 nostro padre decise di reimpostare la filosofia produttiva fino ad allora volta ai vini sfusi, tutt’oggi parte importante per la nostra cantina. I vigneti furono a mano a mano rinnovati seguendo un’impostazione volta alla qualità ed alla territorialità impiantando vitigni autoctoni: dal Ribona (in passato Greco Maceratese, poi Montecchiese o Maceratino) al Trebbiano, dal Montepulciano al Sangiovese, dalla Lacrima alla Vernaccia Nera.
Nel 1997 nasce la linea di vini VILLA FORANO con la prime bottiglie di Rosso Piceno DOC e Colli Maceratesi Ribona DOC, in seguito ampliata con l’IGT Marche Rosato, il Colli Maceratesi Rosso DOC ed un’Acquavite di Uve Rosse. Ad oggi abbiamo 8 etichette.
Il Ribona è un vitigno longevo che si evolve benissimo con il tempo, la maturazione in acciaio per il nostro prodotto più giovane dura non meno di 6/7 mesi, raggiungendo forse la sua più alta espressione anche dopo alcuni anni con la nostra selezione; il Ribona è un vitigno con una bassa produzione per vite, il frutto è molto concentrato e dà un carattere ed un profilo abbastanza identificativo a questi nostri vini. Abbiamo due etichette di Ribona DOC, la prima più giovane (Le Piagge) molto fresca e con dei profumi persistenti ed una versione più strutturata (il Monteferro) della quale una piccola parte affina in legno.
La bottaia è dedicata principalmente ai vini rossi, che dalla fase fermentativa all’affinamento, maturano in botti grandi di rovere. Dei rossi abbiamo quattro etichette, il Rosso Piceno Doc ed il Colli Maceratesi Rosso Doc dei quali per entrambi ne ricaviamo due selezioni con maturazione di 7/5 anni prima dell’imbottigliamento.
I nostri Colli Maceratesi DOC (Montelipa ed Almajano) hanno un blend di uve molto particolare, di base Sangiovese al 50% ed il restante di Lacrima e Vernaccia Nera, al naso specialmente colpisce lo speziato della Vernaccia Nera ed il floreale della Lacrima, mentre entrambi i Rosso Piceno hanno il classico uvaggio di Montepulciano e Sangiovese e si caratterizzano per la loro persistenza e struttura.
Produciamo inoltre un rosato Occhio di Gallo con una base Lacrima ed un taglio di uve Montepulciano e Sangiovese.
Il vino e l’etichetta alla quale siamo maggiormente legati è sicuramente Le Piagge Colli Maceratesi Ribona DOC con il quale, sin dalla prima bottiglia del 1997, si è cercato di valorizzare questo nostro vitigno autoctono cercando di farlo conoscere ed apprezzare partendo inizialmente dalla stessa nostra provincia.
Con gli anni i risultati del lavoro svolto e l’interesse per questo uvaggio hanno fatto crescere in numero di produttori e la conoscenza di questo vitigno e anche se ancora la strada è lunga siamo orgogliosi del fatto che si stia apprezzando non solo a livello regionale ma anche da guide e mercato estero.
Sicuramente come impostazione siamo conservatori, abbiamo sempre cercato di preservare i vitigni autoctoni anche se dalla vigna alla cantina i cambiamenti non sono mancati.
Le vigne sono state a mano a mano rinnovate passando da una coltivazione “a tendone” dove si prediligeva la quantità alla qualità a quella a filari (cordone speronato e guyot semplice) facendo una selezione dei grappoli per vite ed anche in cantina tradizione e tecnologia si sono coniugate perfettamente.
Il nostro rosato Occhio di Gallo lo abbinerei con uno sformato salato che nelle nostre zone, viene chiamato Pizza o Crescia di Pasqua ed al Ciauscolo.
Il Ribona Monteferro a dei Vincisgrassi o piatti di pesce come il Brodetto di Porto Recanati. Il Montelipa (colli maceratesi rosso doc) a degli Gnocchi al sugo di Papera od al Coniglio in Potacchio
I nostri vini rossi più strutturati (Almajano e Bulciano) sicuramente vanno abbinati a carni rosse e cacciagione: si abbinano bene ad un Peposo toscano o ad un cinghiale.
Il Ribona Le Piagge lo abbinerei ad un piatto molto semplice che ci riporta ai ricordi di bambini quando si stava nelle Marche e c’era Rita, la moglie del cantiniere di allora Marino, che ci viziava con la sua cucina.
Fare la besciamella con 100gr di burro e 120gr di farina, latte 2 bicchieri, sale e noce moscata (deve avere una consistenza abbastanza densa). Fuori dal fuoco uniteci tutta la carne di un pollo lessato e tritato, 2 cucchiai di parmigiano e 2 rossi d’uovo; mescolate tutto e poi fate le crocchette, passatele in farina, uovo e pan grattato e poi friggetele fino a dorarle.
I Dolci della tradizione delle nostre zone sono il Pan di Mosto ed i Sughitti. Entrambi a base di mosto bianco venivano preparati all’inizio di ogni vendemmia, il Pan di mosto è un pane dolce fatto appunto con il mosto e con aggiunta di anice ottimo appena sfornato veniva poi conservato anche facendolo biscottare a fette. I Sughitti invece sono fatti con la farina di mais, cotta con il mosto bianco e aggiunta a fine cottura di noci. In buon abbinamento con tutti i nostri vini.
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